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Serata magica al teatro "Ristori" per sostenere Iris e la sua famiglia. 

Iris, che spernacchia il tumore, con la tenacia e la simpatia di chi conosce il "signor 21" e lo porta con sè.

Questo è quello che la mamma di Iris ha voluto raccontare

Anche Iris fa parte di questa grande famiglia della Fai Sport e volevo innanzitutto ringraziare il presidente Giorgio Zanmarchi che ha voluto dedicare questa serata a Iris, facendoci sentire in maniera tangibile la sua vicinanza insieme a quella di tutta l’associazione. Vicinanza che non è mai venuta a mancare, affettuosa come quella di un buon padre.

Iris non vede l’ora di tornare alla sua quotidianità, a scuola con i suoi compagni e professori allo Stringher, alle sue frequentazioni all’Hattiva Lab, alle lezioni di pianoforte e a quelle di danza ma soprattutto agli allenamenti in piscina. Ha praticato il nuoto sempre con tanto entusiasmo e questo sport l’ha aiutata a rafforzare la sua autostima e la sua resilienza, qualità che si sono rivelate indispensabili per affrontare la temibile sfida del linfoma di Hodgkin. Questa malattia le è stata diagnosticata circa un anno e mezzo fa e da allora le battaglie per sconfiggerla non ci hanno dato tregua. Iris ha dovuto affrontare ben quattro recidive per poi approdare come ultimo tentativo all’autotrapianto: ha affrontato tutto con molto coraggio ed una maturità di cui non la ritenevamo capace e ha impiegato tutte le risorse messe a disposizione dal suo cromosoma in più, quel cromosoma 21 che la rende così speciale ed indomabile. Speranze e delusioni si sono alternate durante questo percorso e la sua e nostra forza, le abbiamo attinte da tutte le persone che in vario modo ci sono state vicine. Abbiamo accettato e condiviso la nostra sofferenza, ma non ci siamo mai piegati all’idea di poterla perdere. Il dolore segna e insegna e non sappiamo se la nostra guerra è finita, ma ora ci sentiamo più forti e paradossalmente più ricchi e Iris ci è stata maestra, convertendoci alla pazienza nell’attesa, alla speranza nell’angoscia, alla certezza nella fede.
La nostra riconoscenza va a tutti voi che ci avete affiancati e mi auguro che il tempo non ci faccia dimenticare la bellezza ed il coraggio del vostro sostegno.
Ancora un grazie a Giorgio Zanmarchi che ci permette con questa serata di devolvere il ricavato all’associazione A.G.M.E.N. FVG che opera a Trieste presso il reparto di Oncoematologia pediatrica del Burlo Garofolo dal 1984 e fornisce assistenza e supporto ai bambini affetti da tumore e alle loro famiglie con varie iniziative:

  • Acquisto di apparecchiature e miglioramento delle attrezzature per creare una struttura sempre più moderna e funzionale;
  • Aggiornamento e formazione del personale medico-infermieristico;
  • Finanziamento di borse di studio a giovani ricercatori;
  • Promozione e sostegno dello scambio di conoscenze sui protocolli di trattamento dei tumori infantili;
  • Assistenza psicologica e pedagogica;
  • Supporto anche economico a genitori e bambini anche provenienti da altre regioni o dall’estero, con accoglienza gratuita nelle foresterie dell’associazione per il periodo delle terapie e dei controlli;
  • Servizi domiciliari.

E questo è il mondo del volontariato silenzioso e gratuito, che è una parte importante del nostro tessuto sociale al quale ritengo sia un dovere morale dare il nostro contributo.
E se ci chiedessimo qual è la radice della nostra felicità, potremmo scoprire che non è il possedere ma il donare.
Questa sera avremmo voluto che qui ci fosse Iris a ringraziarvi, peraltro contrariata di non poter partecipare alla serata in suo onore. Ma saremo noi a darle questa voce.
Inoltre, la bella notizia è che proprio ieri sera è stata dimessa dal Burlo e stasera si sta godendo la sua tanto agognata aria di casa insieme a Carotino, cioè suo padre.
Strada ancora ne abbiamo da percorrere e calpestare, ma abbaiamo imparato quanto è importante crederci con tutte le nostre forze per cui il nostro motto è diventato: CREDERE SI DEVE, TUTTI INSIEME SI PUO’!!!
Grazie ancora e buon divertimento.

E divertimento è stato con 6 gruppi e circa 300 persone ad applaudire e a sostenere (e c'eravamo anche noi).

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  • Pancalli e Zanmarchi
  • Per Iris